Bordelight porta una luce nei luoghi di confine per trasformarli da spazi di passaggio frettoloso in luoghi di socializzazione ed incontro
“È la luce che disegna il buio
o è il buio che disegna la luce?”
Corrado Maltese
Milano rivela nel suo tessuto urbano tracce visibili di quelli che erano, nei secoli, i limiti cittadini: mura romane, porte e cinte murarie medievali e spagnole, vie d’acqua. Oggi questi limiti si sono trasformati in spazi di rappresentanza della città e sono stati sostituiti da un groviglio di confini, anche intestini: confini tra dimensione rurale e urbana, margini economici e sociali, passaggi, spazi residuali e barriere architettoniche capaci di sfidare qualsiasi livello di abilità.
“Dove vorresti portare la luce?” E’ la domanda cardine rivolta ai milanesi dal Collettivo Borderlight, che letteralmente significa “luce di confine”.
Formato da artisti e designer, il gruppo ha dato vita al progetto partecipativo che porta il loro stesso nome Borderlight, per coinvolgere i cittadini in una nuova narrazione di Milano, usando la luce come strumento artistico per esplorare e reinventare la città.
La realizzazione di installazioni luminose è una parte di Borderlight, parallelamente a questi interventi site-specific il Collettivo Borderlight realizza performance, workshop, mappature collaborative, fotografie, tour esplorativi di Milano.
Il Collettivo Borderlight rappresenta tutto questo a partire dall’esperienza di chi vive questi margini, con la prospettiva di reintegrarli nell’immaginario della città, svolgendo un’azione strutturata come indagine artistica sul territorio sotto forma di mappatura collaborativa.
Parallelamente all’azione sul territorio, l’indagine per la ricerca dei luoghi vive anche di uno sviluppo online, supportata da:
• il questionario per segnalare il proprio luogo
https://it.surveymonkey.com/r/borderlight
• la narrazione sotto forma di mappa http://maps.nonriservato.net
su cui si possono consultare i contributi e i progressi del progetto; la mappa viene costantemente aggiornata sulla base delle segnalazioni ricevute ed è nata dalla collaborazione del Dipartimento DAStU del Politecnico di Milano e del Dipartimento di Antropologia dell’Università degli Studi Milano Bicocca con il network di Non Riservato, nel quadro del progetto Cariplo “Non Riservato”.
Il progetto è stato presentato ad aprile 2016, durante il Fuorisalone al Ponte delle Gabelle in zona Brera, in partnership con Brera Design District, con il contributo di Fondazione Cariplo e la partnership istituzionale del Comune di Milano.
Nell’aprile 2017 sono state realizzate due installazioni luminose di Borderlight, una a Santeria Social Club e una a Mare Culturale Urbano; mentre a maggio e giugno 2017, Borderlight ha scolpito la notte rispettivamente di Pixel-Picnic in Parco Sempione e di Smart-It all’Anfiteatro della Martesana.
Da settembre 2017, gli artisti del Collettivo Borderlight hanno iniziato a coinvolgere i cittadini milanesi e i Municipi nell’esplorazione e nell’individuazione di 8 luoghi speciali attraverso otto indagini artistiche.
In ciascun Municipio il collettivo crea un programma di interventi artistici, a partire dal punto dove viene allestita l’installazione luminosa, come un vessillo che segnala la presenza del progetto.
L’inaugurazione dell’opera è il momento di presentazione del progetto Borderlight e del coinvolgimento di quartieri, associazioni e abitanti. In questo contesto, le persone segnalano i luoghi in cui vorrebbero “portare la luce” e, decidere se e come partecipare agli interventi artistici a seguire.
Il programma di Borderlight è esteso a tutta la città di Milano grazie al supporto e alla collaborazione di varie realtà e attori culturali specifici .
Borderlight #9 Luci di Passaggio
Municipio 9, Area verde Butti-Guerzoni in collaborazione con Rob De Matt e Tingo Design.
Borderlight #8 Dell’arte del margine
Municipio 8, Piazzetta dell’Incontro, via Alex Visconti
Borderlight #7 Dell’arte di raccontare un luogo
Municipio 7, Mare Culturale Urbano
Borderlight #6 L’immagine come confine
Municipio 6, Biblioteca Lorenteggio
Borderlight #5 Dell’arte d’andare a caccia di confini
Municipio 5, Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, Parco Ravizza
Borderlight #4 Dell’arte di amare il cielo notturno
Municipio 4, Biblioteca Calvairate
Borderlight #3 Dell’arte di raccontare un luogo
Municipio 3, Auditorium Stefano Cerri, via Valvassori Peroni 56
Borderlight #2 Dell’arte di scolpire la notte
Municipio 2, Quartiere Adriano (in occasione del progetto di Fondazione Cariplo “La città intorno”), Biblioteca Zara, Biblioteca Crescenzago, Cascina Turro, Anfiteatro Martesana
I luoghi che emergeranno dal processo di segnalazione partecipativo saranno poi oggetto di studio per la fase finale del progetto Borderlight, prevista per il 2018.
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