Mappatura è partecipazione
«La società si organizza – nel senso che ‘prende forma’ – nello spazio e nel fare questo organizza, modifica, dà forma allo spazio stesso» (Bagnasco, 2001)
Lo spazio di una città è uno spazio dinamico, non rimane immutato nel tempo, anzi si trasforma grazie alle percezioni, agli individui che lo vivono, alle azioni. Lo spazio cambia forma, cambia il modo in cui viene immaginato, sentito, esperito, cambia in base alle situazioni e alle emozioni.
Così è anche per la città di Milano, che negli ultimi tempi ha visto molti suoi luoghi modificarsi, con un occhio di riguardo verso le periferie o gli spazi “di confine”. Una Milano meno Duomo-centrica e più aperta alla molteplicità di visioni e territori.
Come registrare quindi i cambiamenti ai quali si partecipa?
Negli anni, gli interventi connessi a Non Riservato sul territorio milanese sono stati raccontati grazie alla mappatura, uno strumento attivo di indagine della città. A questa idea è stato dedicato una piattaforma online QUI, dove sono presentate le mappe che contestualizzano spazio e tempo di varie attività.
La mappatura diventa quindi strumento di partecipazione, soprattutto se sviluppata nella forma di community mapping, cartografia alla quale creazione contribuiscono gli abitanti e le realtà di un territorio, chiamati ad esprimere la percezione che essi stessi hanno del luogo in cui vivono, in modo da porre le basi per una progettualità comunitaria e rigenerativa degli spazi.
La più recente mappatura sviluppata da Non Riservato è quella per il progetto MANI di Fondazione Arrigo e Pia Pini, realizzato grazie al supporto di Fondazione di Comunità Milano.
MANI – acronimo di Milano Arte Natura e Inclusione – è un intervento di arte e rigenerazione urbana, che, con un programma biennale, vuole portare l’arte nei luoghi dedicati alla fragilità, per ridefinire l’identità di alcuni spazi ed edifici, grazie alla realizzazione di interventi di street art monumentali.
Per identificare gli spazi a cui sarà destinata la creatività degli artisti selezionati, Non Riservato ha mappato i luoghi del sociale in tutti i 9 municipi milanesi.
La raccolta dei dati georeferenziali ha avuto inizio ad ottobre 2019 e si è conclusa a febbraio 2020. Quali sono stati gli step per completarla?
Grazie alla collaborazione dell’assessorato Welfare e Politiche Sociali e di Metropolitana Milanese spa, si è inizialmente individuata una serie di possibili luoghi da coinvolgere, prestando particolare attenzione agli enti che sviluppano attività con persone diversamente abili e minori.
Armati di lista, macchina fotografica, voglia di camminare e scoprire angoli nascosti della città, si è giunti poi alla fase pratica del lavoro: immortalare gli edifici nel loro stato attuale, individuare possibili pareti dove intervenire con un’attività artistica e infine catalogare le fotografie.
I luoghi che ora fanno parte di questa mappatura sono di varia natura:
- CDD – Centro Diurno Disabili
- CSE – Centro Socio Educativo
- CAG – Centro di Aggregazione Giovanile
- CAD – Centro di Ascolto del Disagio
- SFA – Servizio Formazioni Autonomia
- SSPT – Servizio Socio Sanitario Territoriale
- Comunità Alloggio e Comunità Familiari
- Associazioni e Cooperative sociali varie
- Case Popolari
Si tratta della prima mappatura pubblica e accessibile di questo tipo.
Tutti gli edifici ed enti coinvolti sono visibili QUI.
Tra questi è possibile scoprire i luoghi che sono e saranno oggetto di rigenerazione urbana, grazie al contributo degli artisti aiutati dagli abitanti del territorio, in momenti di arte partecipata.